Dopo avervi illustrato le caratteristiche del servizio di TIM Vision e Whatsapp Web, vogliamo ora presentarvi un altro argomento. Google Home è uno smart speaker, vale a dire un dispositivo intelligente che permette di ascoltare musica, ma soprattutto controllare gli altri dispositivi domotici della casa attraverso i comandi vocali; si può definire un maggiordomo elettronico o un’assistente molto efficace grazie a numerose funzionalità.
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- Quali sono le differenze tra Home e Home Mini
- Configurazione di Home Mini
- Sui dispositivi Android Gemini ha sostituito l'assistente Google?
- FAQ
In Italia, vi sono in commercio due tipologie di smart speaker: Home e Home Mini, le cui differenze sono nelle dimensioni, nel prezzo, mentre le funzionalità restano sostanzialmente invariate tra i due, ecco dunque come funziona Google Home mini, il gemello compatto di Home.
Quali sono le differenze tra Home e Home Mini
La serie degli smart Speaker di comprende due tipologie: Home e Home Mini che si differenziano nel modo seguente:
Google Home è uno smart speaker di alta qualità offerto da Google, con un prezzo che si aggira intorno ai 150 €. Questo dispositivo si distingue non solo per le sue funzionalità avanzate, ma anche per il suo design compatto e moderno. Le dimensioni di Google Home sono di 96,4 mm di diametro per 142,8 mm di altezza, rendendolo adatto a qualsiasi ambiente domestico. Il dispositivo è dotato di 4 speaker posizionati nella parte inferiore, garantendo un'ottima resa audio per la riproduzione musicale. Questa configurazione audio lo rende ideale per ascoltare musica, podcast o rispondere in modo chiaro ai comandi vocali.
Uno degli elementi distintivi di Google Home è la sua capacità di percepire la voce umana con grande precisione. Questo è reso possibile grazie a un connettore di proprietà Google, progettato specificamente per ottimizzare l'interazione vocale. Anche in ambienti rumorosi o da una distanza significativa, Google Home riesce a riconoscere comandi vocali con affidabilità, migliorando l’esperienza utente.
La superficie superiore di Google Home è touch e rappresenta una soluzione pratica per molte operazioni. Con un semplice tocco, è possibile regolare il volume, impostare e interrompere timer, attivare o spegnere sveglie e mettere in pausa la musica. Questa interazione touch si affianca all'opzione vocale, offrendo grande flessibilità d'uso. L'aspetto estetico di Google Home ricorda una piccola cassa stereo, con un design rotondeggiante e minimalista, che si integra perfettamente in qualsiasi stile di arredamento.
Google Home Mini, il fratello minore di Google Home, è un'opzione più economica e compatta, con un prezzo che si aggira intorno ai 59 €. Le sue dimensioni ridotte – 98 mm di diametro per 42 mm di altezza – lo rendono particolarmente adatto a spazi più piccoli o per chi desidera uno smart speaker discreto ma funzionale. Dal punto di vista estetico, il Mini si presenta con un design più gradevole e una maggiore varietà di colorazioni rispetto alla versione standard, offrendo una scelta stilistica più ampia per gli utenti.
Tuttavia, le dimensioni più contenute del Google Home Mini comportano alcune limitazioni. La qualità audio non raggiunge i livelli del modello più grande, risultando meno performante nella riproduzione musicale. Inoltre, la capacità di percezione vocale è leggermente inferiore rispetto al Google Home, il che potrebbe comportare una minore precisione nel riconoscimento dei comandi vocali, soprattutto in ambienti rumorosi. Nonostante ciò, l'emissione sonora rimane comunque buona per un dispositivo di questa fascia di prezzo.
Anche Google Home Mini è dotato di funzionalità touch, che permettono di regolare il volume, mettere in pausa la musica o gestire altre impostazioni con facilità. Questa semplicità d'uso lo rende un dispositivo pratico e intuitivo, perfetto per chi cerca uno smart speaker versatile. A differenza della versione più grande, il Mini utilizza un connettore micro-USB per l'alimentazione, un dettaglio che può risultare comodo per alcuni utenti.
In sintesi, Google Home e Google Home Mini rappresentano due opzioni valide per chi desidera integrare un assistente vocale nella propria casa. Il primo offre una qualità audio superiore e un design raffinato, adatto a chi cerca un'esperienza completa e performante. Il secondo, invece, è una scelta economica e compatta, ideale per chi desidera uno smart speaker discreto senza rinunciare alle funzionalità principali. Entrambi i dispositivi combinano tecnologia avanzata e praticità, adattandosi perfettamente alle esigenze della vita moderna.
In comune, i due dispositivi hanno il tasto esterno per disattivare/attivare il microfono , riproducono la musica, rispondono alle domande, effettuano calcoli, annotano promemoria, impostano sveglie e timer, leggono le notizie, avviano televisori dotati i Chromecast, avviano Netflix con il comando vocale ed entrambi si possono associare a numerosi altri dispositivi compatibili come gli speaker bluetooth e altri dispositivi smart.
A proposito, se vuoi approfondire leggi pure il nostro approfondimento su come attivare OK Google.
Come si configura
Google Home Mini, per funzionare correttamente come assistente vocale, necessita di una configurazione iniziale. Questa operazione è indispensabile per abilitare il dispositivo a rispondere ai comandi vocali e per sfruttare tutte le sue funzionalità avanzate. Fortunatamente, la procedura è stata progettata per essere semplice, rapida e intuitiva, anche per chi non ha particolare dimestichezza con la tecnologia.
Per iniziare, è necessario collegare l’alimentatore in dotazione al dispositivo, assicurandosi che sia posizionato in una zona della casa dove il segnale Wi-Fi è stabile. Una volta alimentato, il Google Home Mini si accenderà automaticamente. Contemporaneamente, è necessario scaricare l’applicazione Google Home, disponibile gratuitamente sia per dispositivi Android sia per iOS. Il download può essere effettuato direttamente dal Google Play Store per Android o dall’App Store per dispositivi Apple.
Una volta scaricata e installata l’applicazione, l’utente dovrà seguire le indicazioni mostrate sullo schermo del proprio smartphone o tablet. L’app guiderà passo passo attraverso il processo di configurazione. Durante questa fase, Google Home Mini emetterà un messaggio di benvenuto, informando l’utente che il dispositivo è pronto per essere configurato e indicando come completare il setup in base al sistema operativo utilizzato.
Il primo passo consiste nel collegare il dispositivo alla rete Wi-Fi di casa. Questa operazione avviene direttamente tramite l’applicazione, che rileverà automaticamente il Google Home Mini e lo assocerà alla rete selezionata. Una volta completata questa fase, sarà richiesto di effettuare il login con un account Google. Questo passaggio è fondamentale per sincronizzare il dispositivo con i vari servizi offerti da Google, come Google Calendar, Google Maps e YouTube, rendendo possibile una vasta gamma di funzionalità.
Durante la configurazione, l’app chiederà di impostare alcune preferenze personali, come la lingua del dispositivo, la voce dell’assistente (maschile o femminile) e le stanze in cui il dispositivo sarà utilizzato. Sarà anche possibile abilitare la funzione di riconoscimento vocale, che permette al Google Home Mini di distinguere la voce del proprietario da quella di altri utenti. Questa opzione è particolarmente utile in famiglie numerose o in ambienti condivisi.
Al termine della configurazione, l’app effettuerà un rapido test per assicurarsi che il dispositivo sia pronto all’uso. A questo punto, Google Home Mini sarà operativo e in grado di rispondere ai comandi vocali, fornire informazioni, riprodurre musica, gestire timer, sveglie e molto altro. Grazie alla guida dettagliata fornita dall’app e al supporto vocale del dispositivo stesso, la configurazione risulta estremamente user-friendly e può essere completata in pochi minuti.
In definitiva, configurare Google Home Mini è un processo accessibile a tutti, anche a chi si avvicina per la prima volta al mondo degli assistenti vocali. Con pochi semplici passaggi, è possibile trasformare un piccolo dispositivo in un prezioso alleato per la gestione quotidiana della casa e delle attività personali. Una volta configurato, Google Home Mini diventa il cuore della smart home, pronto a semplificare la vita e a rispondere a ogni esigenza con precisione e rapidità.
Installazione per dispositivi Android
Con smartphone o tablet alla mano, si avvia il Play Store dalla schermata della home e sulla barra di ricerca digitare “Google Home Mini”, premere sulla lente di ingrandimento e tra i risultati di ricerca individua l’app (solitamente è il primo risultato), premere sull’app per aprire la scheda informativa e premere su Installa e Accetto per avviare il download. L’installazione è completa.
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Installazione Google Mini per dispositivi iOS
Per i possessori di iPhone e iPad che desiderano utilizzare Mini, bisogna aprire dallo smartphone l’App Store e nella barra di ricerca digitare Google Home Mini e premere invio. Tra i risultati di ricerca, individuate Home (la cui icona è una casa colorata su sfondo bianco), premere su “Ottieni” e confermare la scelta tramite le funzioni Face ID o touch ID o digitando la password del proprio account Apple. Attendere il download e l’avvio dell’installazione. Il dispositivo è pronto all’uso e per essere sincronizzato con lo smart speaker.
Configurazione di Home Mini
Terminata l’installazione dell’app si procede con l’apertura dell’app di Home Mini e si preme il tasto “Inizia” > selezionare il proprio account Google con il quale di intende utilizzare l’assistente vocale (chi non possiede un account Google provvederà a crearlo) > Conferma Account > inserire i dati di accesso nei campi “indirizzo e-mail”, numero di telefono e password > Accedi.
Dopo aver effettuato l’accesso, premere sulla voce “Crea un’altra casa” > Avanti (per aggiungere alla lista le abitazioni e gli edifici in cui si utilizzerà Home Mini > attribuire un nome o nickname alla casa o edificio > premere Avanti.
Premendo il tasto “Aggiungi”, selezionare l’opzione “Configura dispositivo” > Configura Nuovi dispositivi. Scegliere l’edificio aggiunto nella procedura precedente e premere “Avanti”, attendere qualche istante fino a quando Home viene individuato, fino alla comparsa sullo schermo della scritta “Dispositivo Home Mini trovato”, premere su “Avanti” per avviare la configurazione seguendo le istruzioni mostrate a schermo dal proprio tablet o smartphone.
Quando il dispositivo chiederà di indicare se si è sentito il suono emesso da Google Home Mini, premere “Sì”, qualora non si avvertisse alcun suono, ripetere l’operazione selezionando la voce “riprova” fino a quando non si percepisce il suono. Successivamente, l’utente dovrà scegliere se e cosa condividere con Google (autorizzazioni) e infine indicare dove si trova il dispositivo Google Home scegliendo tra le opzioni disponibili (bagno, cucina, camera da letto …) oppure Aggiungere una Stanza personalizzata.
Quando si giunge alla schermata “Scegli rete wi-fi”, si seleziona la rete a cui collegare Home Mini e avanzare premendo su “Avanti”, inserire la password di accesso della rete e premere “Collega”, quando compare il messaggio “connesso”, significa che la connessione tra Google Mini e la rete wi-fi selezionata è attiva.
A questo punto si preme sul tasto “Avanti” e sul pulsante “Attiva” per attivare le opzioni “Informazioni del dispositivo” e infine “Attività vocale e audio”.
Ora è possibile insegnare all’assistente a riconoscere la propria voce attivando la funzione Voice Match premendo sul tasto Accetto oppure No, Grazie. La funzione Voice Match permette di associare al dispositivo una o più voci che possono accedere alle funzioni. Per configurare Voice Match occorre seguire le istruzioni che compaiono sullo schermo del proprio smartphone o tablet e pronunicare i comandi vocali visualizzati fino a completamento della configurazione. Infine, si preme “Accetto” per attivare l’app e utilizzare subito la propria voce per accedere al calendario, ai contatti, al promemoria e altre funzioni (se non si desidera attivare la funzione, premere su No, Grazie).
Per completare la configurazione si possono aggiungere i servizi multimediali sui quali attivare il comando vocale come per esempio i servizi di audio streaming (come Spotify, Deezer, Youtube) o i video semplicemente premendo due volte sul tasto del servizio e su “Sì, collega account”. Infine si raccomanda di seguire sempre le istruzioni sullo schermo per iniziare a utilizzare i comandi vocali di Google. Al termine della configurazione del dispositivo si preme “Termina configurazione” e il gioco è fatto! D’ora in poi “Hey Google!” sarà la vostra parola d’ordine, anzi di … comando.
Funziona anche con la connessione satellitare di Open SKY?
Sì, in teoria il Google Home Mini dovrebbe funzionare con la connessione satellitare di Open Sky, purché sia connesso a una rete wifi tramite il modem satellitare fornito dal servizio. Il Google Home Mini si collega a una rete wifi per accedere ad internet e poter eseguire le funzioni di assistente vocale. Tuttavia, è importante considerare che la connessione wifi tramite modem satellitare potrebbe avere velocità e latenza inferiori rispetto alla connessione wifi tradizionale basata su una rete terrestre. Ciò potrebbe influire sulla qualità della risposta dell'assistente vocale del Google Home Mini e sulla sua capacità di eseguire determinate funzioni in tempo reale, come ad esempio il controllo della domotica o la riproduzione di contenuti in streaming ad alta definizione. Inoltre, la connessione satellitare può essere influenzata da fattori come il tempo atmosferico e l'orientamento dell'antenna ricevente, che potrebbero ridurre la qualità del segnale e quindi influire sulla stabilità della connessione wifi.
Permette di verificare a chi appartiene un numero che mi chiama?
Google Home Mini (o qualsiasi altro dispositivo Google Home) non ha la capacità di identificare a chi appartiene un numero che ti chiama. Questi dispositivi possono effettuare chiamate vocali tramite l'Assistente Google se sono impostati per farlo, ma non ricevono chiamate direttamente e quindi non hanno una funzionalità di identificazione del chiamante.
Se ricevi una chiamata sul tuo smartphone, potresti essere in grado di chiedere all'Assistente Google sul tuo telefono di identificare il numero, ma anche in questo caso, potrebbe non essere in grado di fornire informazioni dettagliate a meno che il numero non sia associato a un contatto o a un'azienda riconosciuta.
Per informazioni più dettagliate, ti consiglierei di consultare il supporto di Google o le specifiche del tuo dispositivo Google Home Mini.
Sui dispositivi Android Gemini ha sostituito l'assistente Google?
Negli ultimi mesi, Google ha avviato una transizione significativa sui dispositivi Android, sostituendo progressivamente l'Assistente Google con Gemini, il nuovo assistente basato sull'intelligenza artificiale. Questo cambiamento punta a offrire agli utenti un’esperienza più avanzata e integrata, sfruttando le capacità potenziate di Gemini.
A partire da giugno 2024, l’app Gemini è stata resa disponibile in Italia, consentendo agli utenti di impostarla come assistente predefinito sui propri dispositivi Android. L’app mantiene molte delle funzionalità offerte precedentemente dall’Assistente Google, come l’attivazione tramite il comando vocale "Hey Google" e la gestione di compiti quali impostare timer, effettuare chiamate o creare promemoria.
È importante sottolineare che, durante questa fase di transizione, alcune funzionalità potrebbero ancora dipendere dall’Assistente Google. Per esempio, attività come la gestione di sveglie e timer, le chiamate o l’invio di messaggi potrebbero essere delegate temporaneamente all’Assistente Google. Inoltre, dispositivi non mobili come smart display, smart speaker, TV, auto, smartwatch e cuffie con l’Assistente Google integrato continueranno a rispondere al comando vocale "Hey Google".
Per effettuare il passaggio a Gemini, gli utenti possono scaricare l’app dal Google Play Store e configurarla come assistente predefinito attraverso le impostazioni del dispositivo. In ogni caso, è sempre possibile tornare all’Assistente Google seguendo una procedura simile.
In sintesi, Google sta gradualmente sostituendo l’Assistente Google con Gemini, introducendo un assistente virtuale più avanzato e versatile, pur garantendo continuità nell’esperienza d’uso durante questa fase di transizione.
Quali sono le differenze tra Gemini e Chat GPT?
Le differenze tra Gemini e ChatGPT risiedono principalmente nel loro scopo, nella modalità di utilizzo e nelle capacità offerte. Ecco un confronto dettagliato:
1. Origine e scopo principale
- Gemini: Sviluppato da Google, Gemini è pensato come un assistente virtuale integrato nei dispositivi Android e nei servizi Google. È progettato per svolgere attività pratiche come gestire promemoria, effettuare chiamate, rispondere a domande e interagire con altre app. Si concentra sull'integrazione nell'ecosistema Google e sull'ottimizzazione dell'esperienza utente per compiti quotidiani.
- ChatGPT: Creato da OpenAI, ChatGPT è una piattaforma basata su modelli linguistici avanzati (GPT-4 e successivi) per la generazione di testo e la comprensione del linguaggio naturale. È pensato principalmente per conversazioni, generazione di contenuti, supporto creativo e risposte a domande complesse.
2. Integrazione con l'hardware e i servizi
- Gemini: È strettamente integrato con l'ecosistema Android e i servizi Google, come Google Calendar, Gmail, Google Maps e altri. Può attivarsi tramite comandi vocali e svolgere compiti direttamente sul dispositivo.
- ChatGPT: Non è specificamente integrato con hardware o piattaforme particolari, anche se può essere utilizzato tramite app o interfacce online. Alcuni plugin o API possono connettere ChatGPT con altri servizi, ma non ha l'integrazione profonda che Gemini ha nell'ecosistema Android.
3. Capacità di apprendimento e personalizzazione
- Gemini: È progettato per adattarsi all’utente tramite i dati raccolti nell’ecosistema Google, come abitudini di utilizzo, posizione e preferenze personali. Tuttavia, questa personalizzazione è legata ai dati già presenti nei servizi Google.
- ChatGPT: Pur non raccogliendo dati personali dell’utente, ha una conoscenza più ampia e generalizzata, rendendolo più utile per conversazioni complesse e compiti creativi. Non personalizza attivamente le risposte in base all’utente, salvo configurazioni specifiche tramite API.
4. Funzionalità principali
- Gemini: È progettato per essere un assistente pratico. Le sue funzionalità includono gestione delle chiamate, invio di messaggi, controllo dei dispositivi smart, creazione di promemoria e risposte rapide alle domande. È ottimizzato per interazioni rapide e dirette.
- ChatGPT: Si distingue per la sua capacità di comprendere e rispondere a conversazioni articolate e complesse. È adatto a scrivere articoli, generare codice, risolvere problemi e fornire spiegazioni approfondite.
5. Esperienza d'uso
- Gemini: L’esperienza è più contestualizzata e integrata. Per esempio, può fornire informazioni sul traffico direttamente da Google Maps o inviare notifiche relative agli impegni presi sul calendario.
- ChatGPT: L’esperienza è indipendente dall'ecosistema Google e più flessibile. Si basa su richieste testuali o comandi generici, senza una profonda connessione ai dati personali dell’utente.
6. Privacy e gestione dei dati
- Gemini: Utilizza i dati personali degli utenti raccolti dai servizi Google per migliorare l’esperienza e personalizzare le risposte. Questo può sollevare preoccupazioni legate alla privacy, data la vasta quantità di dati a cui Google ha accesso.
- ChatGPT: Non utilizza dati personali degli utenti a meno che non vengano forniti esplicitamente durante la conversazione. È progettato per mantenere la privacy e non conservare le interazioni dopo la sessione.
7. Accessibilità
- Gemini: È disponibile principalmente per i dispositivi Android e nell’ecosistema Google, con un focus sugli utenti di questi dispositivi.
- ChatGPT: È accessibile su qualsiasi dispositivo con una connessione a Internet, tramite applicazioni dedicate o interfacce web.
In sintesi, Gemini è un assistente virtuale integrato per compiti pratici nell’ecosistema Android, mentre ChatGPT è un modello linguistico avanzato per conversazioni, creatività e risoluzione di problemi complessi. Entrambi hanno finalità diverse, ma possono essere complementari a seconda delle esigenze dell’utente.
FAQ
Cosa si intende per domotica Google?
La domotica Google si riferisce all'uso di prodotti Google, come Google Nest, Google Home, e Google Assistant, per controllare e automatizzare vari aspetti della tua casa. Questo può includere cose come l'illuminazione, il riscaldamento e il raffreddamento, la sicurezza, l'audio e il video, e persino gli elettrodomestici. Questi dispositivi possono essere controllati tramite comandi vocali o tramite l'app Google Home sul tuo smartphone.
Quali sono i vantaggi dell'uso della domotica Google?
L'uso della domotica Google può offrire una serie di vantaggi. Ad esempio, può migliorare la comodità, permettendoti di controllare vari aspetti della tua casa con semplici comandi vocali o con il tocco di un pulsante sul tuo smartphone. Può anche migliorare l'efficienza energetica, permettendoti di automatizzare e ottimizzare l'uso di riscaldamento, raffreddamento e illuminazione. Inoltre, può migliorare la sicurezza, con dispositivi come Google Nest Cam e Google Nest Protect che offrono sorveglianza video e rilevazione di fumo e monossido di carbonio.
Ho bisogno di un dispositivo Google Home per usare la domotica Google?
Un dispositivo Google Home può essere un punto di partenza utile per la domotica Google, ma non è strettamente necessario. Molti dispositivi compatibili con Google, come le luci smart, i termostati e le telecamere di sicurezza, possono essere controllati direttamente tramite l'app Google Home sul tuo smartphone. Tuttavia, un dispositivo Google Home può rendere l'interazione con questi dispositivi più comoda, permettendoti di utilizzare comandi vocali invece di dover usare il tuo telefono.
Quali altri dispositivi o sistemi sono compatibili con la domotica Google?
La domotica Google è compatibile con una vasta gamma di dispositivi e sistemi di terze parti. Questi includono luci smart come quelle di Philips Hue, termostati come il Nest Learning Thermostat, videocamere di sicurezza come Nest Cam, e una vasta gamma di elettrodomestici smart. Google ha anche stretto partnership con molte altre aziende nel settore della domotica, il che significa che il numero di dispositivi compatibili è in continua crescita.
Come posso iniziare a usare la domotica Google nella mia casa?
Per iniziare a usare la domotica Google, avrai bisogno di dispositivi compatibili e di un modo per controllarli. Questo potrebbe essere un dispositivo Google Home, un'altra cassa smart compatibile, o semplicemente l'app Google Home sul tuo smartphone. Una volta che hai i tuoi dispositivi e un modo per controllarli, puoi iniziare a configurarli attraverso l'app Google Home. Da qui, puoi iniziare a personalizzare e automatizzare vari aspetti della tua casa.